Un incontro speciale per celebrare Joseph Kosuth e la sua opera, a pochi giorni dal suo ottantesimo compleanno. L’occasione è il recente restauro de La materia dell’ornamento, installazione site-specific realizzata nel 1997 per la facciata di Palazzo Querini Stampalia. Si tratta di un importante esempio di opera pubblica a Venezia, che invita a riflettere sul profondo legame tra arte, architettura e storia.
L’evento è in programma per lunedì 3 febbraio 2025 alle ore 17.30 presso l’Auditorium della Fondazione Querini Stampalia. L’ingresso è libero.
Dopo i saluti istituzionali di Paolo Molesini e Cristiana Collu, rispettivamente Presidente e Direttrice della Fondazione Querini Stampalia, Joseph Kosuth sarà omaggiato con testimonianze e contributi personali da:
La materia dell’ornamento è un’opera che gioca con il linguaggio e il suo significato, come da sempre caratteristico del lavoro di Joseph Kosuth. L’artista ha disposto sulla facciata cinquecentesca di Palazzo Querini Stampalia 12 scritte al neon tratte da Le pietre di Venezia di John Ruskin. Queste rappresentano le categorie utilizzate dal critico inglese per catalogare i modelli di ornamento dell’architettura gotica e rinascimentale a Venezia: Linee astratte; Forme della terra (cristalli); Forme dell’acqua (onde); Forme organiche (conchiglie).
In questo modo, ironicamente e tautologicamente, Joseph Kosuth utilizza le parole che parlano di decorazione come decorazioni stesse. Le stringhe linguistiche disseminate sulla facciata attivano una serie di interrelazioni, portando al farsi del significato nel contesto della superficie architettonica.
La potenza visiva di questa azione è tale da provocare, in chi osserva l’installazione, continui rimandi e riflessioni in una spirale di significazione potenzialmente infinita. Il contesto diventa contenuto, e le relazioni con l’architettura, l’assetto urbano, la vita sociale e culturale, e gli abitanti della città ne determinano il significato più profondo.
L’opera di Joseph Kosuth, parte del progetto Artisti per Sarajevo, fu pensata per dare vita al nuovo Museo di Arte Contemporanea della città, sotto assedio durante la guerra di Bosnia ed Erzegovina. Presentata in occasione della 47. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia del 1997, era inizialmente un’installazione temporanea.
Nel 2020, grazie al riconoscimento del MIC – Direzione Generale Creatività Contemporanea, La materia dell’ornamento è stata inserita tra i Luoghi del Contemporaneo, diventando un’opera permanente.
Nell’aprile 2024, La materia dell’ornamento è stata oggetto di un importante restauro, che ne ha permesso la riaccensione e simbolicamente l’ha restituita alla città. L’intervento è stato realizzato da NeonLauro, azienda artigiana specializzata nella progettazione e produzione di insegne luminose, che collabora da tempo con Joseph Kosuth nella creazione di installazioni al neon.
Il restauro è stato reso possibile grazie al sostegno di Infinityhub e Lares Restauri.
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