Una pausa a regola d'arte

Il caffè ristorante si affaccia al giardino interno, fra i più suggestivi di Venezia, pensato da Carlo Scarpa agli inizi degli anni Sessanta.

Inconsueto e accogliente, è l’ideale per una pausa, un aperitivo, un pranzo di lavoro.

La cucina di Peace’n’Spice offre un’ampia scelta al banco e serve piatti che nascono dall’incontro fra l’Italia e il Medio Oriente, da cui i fondatori Hadi Noori e Ali Khan Qalandari sono partiti, dalle terre che hanno fortunosamente attraversato e da quelle di chi ha diviso la strada e i pasti con loro: Iran, Siria, Turchia.

Inclusione, contaminazione, ricerca sono alcuni dei valori in cui la Querini si riconosce. Sono espressi anche attraverso proposte gastronomiche migranti e colorate, che trovano spazio tra gli arazzi contemporanei di Maria Morganti. 

La sosta in questo ambiente diventa così un percorso conviviale di scambio e di scoperta tra arte, architettura e sapori, lungo inimmaginabili rotte.

Prendersi una pausa all'aperto

Lo spazio progettato da Mario Botta e l’installazione permanente ‘Svolgimento di un quadro' di Maria Morganti (2017)

L'esterno della Caffetteria in dialogo col giardino disegnato da Carlo Scarpa

Nel 2017 Maria Morganti si confronta con la caffetteria progettata da Mario Botta e la trasforma: nasce l’installazione permanente ‘Svolgimento di un quadro’. L’artista riveste le pareti di arazzi, realizzati in collaborazione con la vicentina Bonotto, una delle manifatture tessili più creative al mondo.
Ho pensato a una dilatazione del quadro, come se ogni singolo strato si sfogliasse tridimensionalmente nell’ambiente. Attraverso una prevalenza di verdi, azzurri e una forte presenza del rosso, il quadro si è moltiplicato in tanti quadri separati. Ho percepito l’architettura di Mario Botta, l’ho sentita come il luogo che dava la possibilità al mio colore di adagiarsi, di stare, di prendere il suo spazio”.